Salotto

Figuraccia #unadelletante

Entro in un negozio dei cinesi.
Ormai si chiamano così, no?
Oppure sarebbe più corretto chiamarlo emporio cinese.
Ma forse sarebbe ancora più corretto non sottolineare l’appartenenza razziale, anche se non volevo certamente sottolinearla.
Uffa, che fatica.
Entro in un emporio.
Sì, Emma, ma ormai non esistono più i negozi come emporio o casalinghi.
E infatti, lo vedi che avevo ragione io?

Rewind

Entro in un negozio dei cinesi.
– Buongiorno, signora. Avete per caso un cartoncino Bristol?
La signora distoglie lo sguardo da me e lo indirizza nel vuoto davanti a lei. Almeno penso.
– Ahiahiiiiii ahiahiiiiiiii – urla.
– Cosa c’è, signora? Si sente male? La posso aiutare?
La signora non mi risponde. Io non so cosa fare. Poso le buste della spesa a terra e mi avvicino, ma lei si piega con il busto in avanti e grida ancora più forte:
– Ahiahiiii ahiaaaaiiiiii
O mamma mia bella, ma ora cosa faccio?
Sto per avvicinarmi ancora di più a lei, quando dal lungo scaffale dove il suo sguardo è ancora puntato esce fuori un ragazzo:
– Sono io Ahiahi, la signora ancora non parla italiano.

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