Il trasloco non è ancora finito, sono piena di scatole e scatoloni e capirete bene se non posso offrirvi un té come si deve, con la teiera con i bordi dorati che mi regalò la zia Titina in occasione delle nozze (fallimentari) e le cui tazzine del servizio sono accidentalmente cadute tristemente in frantumi. No.… Continua a leggere
Ironia della (con)sorte
Che poi uno dice Tanto non me lo prendo, tanto non me lo prendo, sto attenta, non vedo nessuno, non prendo i mezzi, non vado al ristorante, e poi ZACCHETE, al supermercato afferri quel barattolo di senape di Djgione al miele che ti incuriosisce. Non fai in tempo a leggere l’etichetta degli ingredienti per sapere… Continua a leggere Ironia della (con)sorte
Quasi mi violento per fare ciò che sto per fare ma lo devo fare!
Apro la portafinestra, esco sul terrazzo, prendo la scala e la posiziono al posto giusto. Olè. Mi arrampico fin su, apro le ante del soppalco e prendo i due scatoloni, vuoti da fine novembre.Ho deciso.Basta. Quando è troppo è troppo.Guardo per l’ultima volta il pezzo di natura sintetica in salotto. È ora che ci separiamo,… Continua a leggere Quasi mi violento per fare ciò che sto per fare ma lo devo fare!
Le complicazioni della vita (da yogurt)
Ora ci sono alla vaniglia, al cacao lappone, alle marasca cinese, alla canfora brasiliana, alla salsiccia islamica, alla banana sovietica, con l'aggiunta di miglio, tiglio, giglio, giglio bianco, verde, rosso, blu, blu notte, pomeriggio, giorno, eccetera. Vedete che è una cosa seria. Le poche volte che vado al supermercato e cerco una cosa, una cosa… Continua a leggere Le complicazioni della vita (da yogurt)
Ci sono giornate un po’ così
Ci sono giornate talmente così, talmente tanto tanto così che neanche fai in tempo ad accorgertene. Alle 11, appuntamento con la nutrizionista. Si trova a un chilometro e mezzo da casa e quindi vado a piedi. Ore 10,48, esco. In ascensore invio un messaggio alla dottoressa che probabilmente tarderò cinque minuti. Esco dal portone. Cazzarola… Continua a leggere Ci sono giornate un po’ così
Figuraccia #unadelletante
Entro in un negozio dei cinesi. Ormai si chiamano così, no? Oppure sarebbe più corretto chiamarlo emporio cinese. Ma forse sarebbe ancora più corretto non sottolineare l'appartenenza razziale, anche se non volevo certamente sottolinearla.Uffa, che fatica.Entro in un emporio.Sì, Emma, ma ormai non esistono più i negozi come emporio o casalinghi. E infatti, lo vedi… Continua a leggere Figuraccia #unadelletante
Lactarius Deliciosus
Finalmente li ho trovati.Colti uno a uno.Colti uno a uno al mercato dei funghi Vengono chiamati anche sanguinelli o sanguinacci o rositi.Sono funghi di pregio alimentare, dal sapore intenso e consistenza soda. Il loro nome probabilmente è dovuto al lattice rossastro che fuoriesce al taglio del gambo o del cappello. Si, Emma, ma mica stiamo… Continua a leggere Lactarius Deliciosus
Ho un peso qui e te lo voglio raccontare
Dopo un anno e mezzo sono tornata in palestra. Una palestra quasi irriconoscibile. Triste. Silenziosa, anche. Rinnovata anche in peggio, con colori tetri e arredamento extra minimal. E già l'atmosfera ammoscia la voglia di ricominciare e rimettermi in moto. Ci sono delle regole ben precise. Poche. Semplici. Tutti ci arrivano. Tutti ci possono arrivare. Eppure,… Continua a leggere Ho un peso qui e te lo voglio raccontare
Cuori a Kabul, poesie per l’Afghanistan
condivido il post dal mio blog principale emmasaponaro.blog Abbiamo unito le nostre parole, i nostri versi, il nostro disagio a rimanere inerti di fronte a una tragedia come quella che ha colpito e continua a colpire l’Afghanistan, soprattutto le donne e i bambini.Ogni contributo, seppur considerato minimo, unito agli altri può diventare caterpillar. Nasce con… Continua a leggere Cuori a Kabul, poesie per l’Afghanistan
Cronaca di una brutta avventura
Non l’ho mai sentito così perentorio, quindi ho fatto esattamente ciò che mi ordinava di fare.«Fra tre minuti dobbiamo essere fuori di casa. Prendi le cose essenziali». Lo avevo sentito dire solo nei film e, vi assicuro, sentirselo lanciare come proclama indiscutibile è tutt’altra cosa. Il cuore inizia a battere ma so che non è… Continua a leggere Cronaca di una brutta avventura
Tuca-Tuca ah ah
Ero forse alla prima media quando il Tuca-Tuca imperversò e mi costò una bella nota sul registro di classe. Insieme alla ancor oggi inseparabile amica Gabriella, eravamo le capobanda della classe e, in attesa della prof di storia che al solito stava ritardando, organizzammo un bel Tuca-Tuca sui banchi. Sì, proprio sui banchi, nel senso… Continua a leggere Tuca-Tuca ah ah